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CHI INVESTE NELLE RINNOVABILI

coalizionetess

Aggiornamento: 25 feb


Chi investe in questo settore?


La realizzazione di un impianto industriale per la produzione di energia rinnovabile richiede investimenti nell’ordine di decine di milioni di euro. Molti degli investitori nel settore delle energie rinnovabili appartengono perciò al mondo del petrolio.

 

Multinazionali del fossile in versione “green” Si tratta in gran parte delle stesse multinazionali del fossile che parallelamente investono nelle rinnovabili, business che in Europa ha il doppio vantaggio di essere incentivato dalle politiche per la transizione energetica e supportato da una narrazione “green” che ha corrotto l’etica persino di importanti associazioni ambientaliste.

Dietro il greenwashing di questa operazione si nasconde la collaudata strategia di grandi compagnie come Equinor, BP, Shell, ENI, Repsol che hanno investito massicciamente su eolico e fotovoltaico, e che adesso, con l’avvento di Trump alla Casa Bianca e il conseguente ridimensionamento degli incentivi negli USA, puntano sull’Europa.

Così, mentre la UE e gli stati membri continuano a finanziare questi mega-impianti, i cittadini europei, spesso inconsapevoli, rischiano di essere complici di un modello che arricchisce le stesse multinazionali responsabili dell’inquinamento globale. Il futuro dell’energia sostenibile non può dipendere esclusivamente da grandi colossi industriali, ma deve passare attraverso modelli realmente ecologici, sostenibili e partecipativi.


Piccole S.r.l. - scatole vuote Negli ultimi anni, l’Italia è diventata un obiettivo privilegiato per le multinazionali dell’energia, attratte dalle normative favorevoli e dai generosi incentivi pubblici stanziati per la transizione energetica. Per operare nel sistema italiano, questi grandi gruppi spesso si avvalgono di piccole società S.r.l. locali, senza solidità finanziaria, che sono nate negli ultimi anni proprio per

. confezionare progetti di impianti FER industriali

. piazzarli su ogni pezzo di territorio potenzialmente idoneo

. cercare di ottenere le autorizzazioni alla costruzione di impianti eolici e fotovoltaici

Le piccole S.r.l vendono i progetti; le grandi multinazionali colonizzano terre e si accaparrano sia gli incentivi pubblici che i super guadagni della vendita di materia energetica da fonti rinnovabili (e non).


Criminalità organizzata e grandi impianti FER Con i suoi progetti multimilionari e miliardi di incentivi, il comparto delle energie rinnovabili è da tempo un business in cui si sono specializzate le organizzazioni criminali. Le loro attività sono ampiamente riscontrate in diversi settori legati alla realizzazione degli impianti:

. riciclaggio di denaro attraverso l’acquisto delle aree da destinare agli impianti

. gestione delle attività di progettazione, costruzione e installazione degli impianti

. subappalti nel settore edile, dove la produzione e l’approvvigionamento di cemento, il movimento terra e lo smaltimento dei rifiuti resta tra le attività più remunerative per la criminalità organizzata.

 

Se è ormai accertato che l’installazione degli impianti eolici e fotovoltaici a carattere industriale facilita le infiltrazioni mafiose nel territori ospitanti, le zone interne del centro e del nord Italia in cui è prevista l’installazione di grandi impianti FER saranno soggette non solo a devastazione paesaggistica e ambientale, ma anche al probabile insediamento di pericolose e invasive organizzazioni criminali, anche dove fino ad oggi non erano presenti.

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